I paesi presenti nel territorio del parco hanno le loro origini nel 200 a.c., quando il censore Caio Flaminio iniziò la costruzione della Via Flaminia che congiungeva Roma a Fano. Helvillum Vicus (Fossato di Vico), Suillum (Sigillo) Ad Ensem (Scheggia), rispettivamente centro federato, municipio e stazione romana. Castrum (Costacciaro) fu edificato dal Comune di Gubbio intorno al 1250 per difendere il confine est insieme al comune di Scheggia, successivamente fu un baluardo dei duca di Urbino, mentre Sigillo e Fossato ricadevano sotto il comune di Perugia. I centri storici dei quattro comuni sono ricchi di mura di cinta, torri chiese e dipinti ben conservati oltre al loro notevole valore paesaggistico.
Presso il comune di Costacciaro è visitabile il Museo del Parco, dove è possibile ammirare fossili e pannelli esplicativi sulla flora e fauna del territorio, inoltre molto interessante è la visita al “Vecchio frantoio dell’olio”, al Rivellino (bastione difensivo disegnato da Francesco di Giorgio Martini) ed alla Chiesa di S. Francesco che risale al XIV secolo e dove nei recenti restauri post-terremoto sono state ritrovate tracce di presenze templari ed è stato riportato agli antichi splendori un affresco di Matteo da Gualdo.

Pian delle Macinare – Val di Ranco
Attraversando la più integra e vasta faggeta del Monte Cucco, in cui sono ancora presenti relitti arborei dell’era terziaria, come il tasso presente in quantità notevole. Permette di avere una magnifica veduta sulla parte iniziale della Forra del Rio Freddo, ed inoltre di inoltrarsi nel luogo ritenuto “generatore” di tutti i più bei faggi del Cucco “La madre dei Faggi”. Questo sentiero è fruibile da tutti.
Altrettanto interessante è il Centro storico di Fossato di Vico dove è possibile ammirare il museo di arte contadina, la chiesa di San Benedetto del ‘300 e di Santa Maria della Fonte oltre alla cappella della Piaggiala ove si trovano dipinti di Ottaviano Nelli.

Eremo di Fonte Avellana e Bronzi di Pergola
Il monastero di Fonte Avellana è situato a 700 m sul livello del mare alle pendici del Monte Catria. Le sue origini si collocano alla fine del primo millennio cristiano; si può però affermare con certezza che gia alla fine del X secolo alcuni eremiti avevano scelto per loro dimora questo luogo. San Romualdo influì certamene sulla spiritualità di questi eremiti dalla vicina Sitria, ma fu San Pier Damiano l’artefice della grandezza di Fonte Avellana.

Proseguendo direzione Pergola potrete ammirare al museo cittadino i Bronzi dorati, un gruppo composto da quattro personaggi di cui due a cavallo risalenti al I secolo d.c. che appartenevano alla famiglia reale ma che l’imperatore Tiberio aveva dato l’ordine di distruggere, rinvenuti nella frazione di Cartocento nel 1946.

Grotte di Frasassi
La visita in grotta avviene in gruppi ed ha una durata media di circa 70 minuti. Ogni gruppo è accompagnato da guide turistiche messe a disposizione dall’Ente. Il percorso è lungo circa 1500 m ed è completamente cementato e coperto di un manto antiscivolo. La temperatura interna è di circa 14° C. Per informazioni rivolgersi al Consorzio Frasassi che in caso di richieste predispone ingressi aggiuntivi per venire incontro alle esigenze dei turisti. I numeri sono 0732.90090 – 0732.90780 – 0732.972000.

Gubbio, la città dei Ceri
A circa 2 km dalla città di Gubbio sulla vostra sinistra troverete un bivio con indicazione Basilica S. Ubaldo li potrete ammirare, oltre al bellissimo panorama di Gubbio dall’alto, la splendida Basilica dove vengono custoditi i Ceri emblema della città e attori principali della festa dei Ceri, una delle più antiche se non la più antica in Italia, che si svolge tutti gli anni il 15 maggio.
Grazie agli attraversamenti ed agli ascensori pubblici la città è agevolmente visitabile. Gubbio custodisce capolavori architettonici che evidenziano chiaramente la potenza di questa città-stato medievale come i palazzi Beni, del Bargello con la famosa fontana, il Capitano del Popolo. Di pura linea rinascimentale è il Palazzo Ducale di Francesco Giorgio Martini che richiama e documenta il lungo periodo trascorso sotto il ducato di Montefeltro. Testimonianza delle sue origini sono le antiche Tavole Eugubine, uno dei più importanti documenti italici e l’anfiteatro romano. Grazie ai grandi ascensori comunali potrete salire comodamente sino al duomo, visitare i giardini pensili, il Palazzo Pretorio arrivando sino al monumento simbolo della città il Palazzo dei Consoli, dell’inizio del XIV secolo, con la meravigliosa piazza panoramica da dove si può ammirare tutta la città. Di grande interesse sono anche Santa Maria Nuova (nel cui interno si ammira la Madonna del Belvedere dipinta da Ottaviano Nelli nel 1413), la chiesa ed il convento di San Francesco (sec. XII), chiesa e convento di S. Agostino (sec. XIII), S. Giovanni (sec. XII), caratterizzata dalla facciata e dal campanile in stile romanico, San Pietro ampliata nel 1505 e San Domenico ampliata nel XIV secolo.

Gualda Tadino
Fu teatro della famosa battaglia di “Tagina” (552), durante la quale il generale bizantino Narsete sconfisse l’esercito di Totila, decidendo il conflitto gotico-bizzantino. Gualdo Tadino oggi è nota per la famosa acqua minerale che sgorga dal Monte Serrasanta (Rocchetta) e per la produzione della ceramica. La ceramica riveste un importanza storica ed economica per la città di Gualdo Tadino ed il Concorso Internazionale della Ceramica al quale ogni anno partecipano oltre venti nazioni ne è la conferma. Notevoli sono le opere presenti nel museo della ceramica ed interessante è anche il museo dell’emigrazione di recente allestimento. Dal punto di vista paesaggistico le località di Valsorda, San Guido e Rocchetta sono le più interessanti. Per quanto riguarda il patrimonio artistico la Rocca Flea (sec. XII) antica fortezza e notevole esempio di architettura militare, La chiesa di San Francesco (sec. XIII), il palazzo del Podestà e la Torre civica, La chiesa di San Benedetto (sec. XIII) con la fontana esterna (sec. XVI) attribuita a Sangallo il vecchio e non ultima la Pinacoteca Comunale dove è possibile ammirare opere di Matteo da Gualdo, Avanzino Nucci, Sano di Pietro, Antonio da Fabriano. Gualdo Tadino è anche sede di importanti manifestazioni culturali e folcloristiche tra le più importanti possiamo segnalare la mostra Internazionale della Ceramica (agosto-settembre), i giochi delle Porte (ultima domenica di settembre), la sacra rappresentazione del Venerdì Santo, il Pioppo di San Pellegrino (il 30 aprile), la notte del fuoco di Grello (23 giugno).

Fabriano
Da sempre conosciuta come la città della carta, infatti è la più antica produttrice di carta. I documenti più antichi, dai quali si può dedurre la presenza di cartiere in questa città risalgono alla metà del XII secolo. La fama non è dovuta soltanto a ragioni cronologiche ma soprattutto alle innumerevoli innovazioni che da Fabriano hanno modificato le tecniche di produzione mondiale, come ad esempio la pila idraulica a magli multipli, che sostituì gli antiche mortai già impiegati dagli arabi per la preparazione della pasta carta; la collatura con gelatina di animale per conservare e rendere impermeabile il foglio; e sicuramente la più importante la tecnica della filigranatura. Visitando il museo della carta e della filigrana, collocato nell’antico convento di S.Domenico, è possibile ammirare, oltre all’interessante esposizione di filigrane artistiche antiche e moderne, anche la ricostruzione in un’ampia sala trecentesca di una gualchiera medievale completa di tutti gli strumenti, la pila idraulica a magli multipli, ed alcune guide che mostrano la lavorazione della carta a mano e non ultime per importanza le tecniche di realizzazione delle filigrane. Il museo è chiuso il lunedì la visita guidata dura circa 1 ora, per informazioni telefonare 0732.709297. Interessante da visitare è anche la Pinacoteca Civica Bruno Molatoli ospitata nei locali quattrocenteschi del Buon Gesù per informazioni sulle visite telefonare allo 0732.5387 ed il museo dei mestieri in bicicletta.
2 settimane 3 giorni fa
1 - 2 settimane 3 giorni fa
2 settimane 3 giorni fa